
Gli idravlika nascono nell' ottobre del 2007 da un’ idea di Matteo Pozzi (attuale batterista ) e Carlo Macchi (attuale cantante e chitarrista), compagni di classe al liceo di Tradate. Inizialmente suonare insieme era un semplice passatempo, ma grazie all’arrivo di due nuovi componenti, Gabriele Piccolo (attuale bassista) ed un tastierista, che poi lascerà il gruppo nel 2009, i quattro incominciano ad appassionarsi a questo progetto e compongono fin dall'inizio musica propria.
Benchè non avessero ancora ben chiaro l’evoluzione del gruppo, i quattro nel primo anno di attività incominciano a farsi conoscere prima al liceo di Tradate, vincendo il concorso musicale indetto ogni anno, poi suonando in giro per le feste di paese del Varesotto. Dopo l’allontanamento del tastierista, si unì al gruppo il compagno di liceo Paolo Bonnet (attuale chitarrista) che diede una spinta alla band verso quello che è il genere punk-rock. Da allora la formazione non è più cambiata, cementificando così una solida amicizia e permettendo loro di affinare sempre più una propria linea musicale. I quattro componenti cominciano ad avere idee più chiare e la musica per loro diventa più che un semplice passatempo.
E’ con questo nuovo spirito che nella primavera 2010 gli Idravlika intraprendono la prima esperienza in studio registrando il loro primo demo composto da cinque canzoni a Busto Arsizio presso lo studio Indy Records; segue il primo album completo nel 2011 dal titolo “Io non ci sto”, in cui comincia ad emergere la linea di critica sociale ed impegnata delle composizioni. Linea che diventa predominante, pur mantenendo il tono ironico e in alcuni casi anche scherzoso, nel secondo album del gruppo “Uomo o numero”, uscito nel Novembre del 2013 e prodotto presso la Diana Records di Solbiate Olona.
I pezzi sono stati composti tra 2011 e il 2013, due anni fondamentali per i componenti del gruppo che, usciti dal periodo liceale, devono fronteggiare nuove realtà e prendono reale consapevolezza della crisi che travolge la nostra società. I testi riflettono quindi questo cambiamento e il tema centrale a tutti i 13 brani è quello della resistenza: la resistenza dei sogni, delle passioni, della musica e dell’amicizia contro il declino politico, economico e culturale e contro la stato di rassegnazione in cui versano molti loro coetanei. Insomma la resistenza dell’uomo, cioè di chi ci crede sempre, contro il numero, spersonalizzato e rassegnato. Anche il fatto di scrivere i testi in italiano, ha permesso di veicolare in modo più diretto questi messaggi al pubblico meglio di quanto possa farlo una lingua straniera.
La band ha realizzato due videoclip finora. Il primo della canzone “Ritardo”, tratta dall’album “Io non ci sto”, ambientato nel liceo dove i componenti hanno studiato. Il secondo è la seconda traccia, “Sul fondo”, dell’album “Uomo o numero”.Per quanto riguarda il genere, gli Idravlika mantengono forti radici nel punk non solo per la spinta sociale ma anche per le sonorità e le ritmiche. Gruppi stranieri come Green Day, The Offspring, Rise Against, Rancid oppure italiani come Punkreas e Pornoriviste hanno influenzato la band fin dalle origini. Tuttavia non è possibile riconoscerli in un solo genere specifico, in quanto gli Idravlika sperimentano molto, soprattutto nell’ultimo album, e il loro stile musicale spazia dal rock classico e alternative al grunge con le influenze subite da gruppi come Foo Fighters e Nirvana.
Il 2010 è sicuramente il trampolino di lancio per il gruppo, non solo per l’esperienza in studio, ma anche per il risultato ottenuto al concorso del Bustock, dove la band si classifica al terzo posto. L’estate è ricca di concerti tra Tradate, Varese e Busto. L’anno successivo 2011 è la volta dei concorsi a Milano: semifinale a Rock Targato Italia presso il Legend 54 e finale al concorso Emergenza, disputata all’Alcatraz di Milano. Orgogliosi dei risultati e forti dell’esperienza maturata su questi palchi, il gruppo prosegue la propria gavetta debuttando come band di spalla per il concerto dei Punkreas nel Dicembre 2012, presso il Nautilus di Cardano al Campo. Importanti date del 2012 sono da ricordare anche le serate al Circolone di Legnano, all’ Arlecchino di Vedano e molte altre nella zona. Tra il 2012 e il 2013 la band ha aperto i concerti più volte al gruppo milanese punk-rock “I Gerson”.
Il 2013, esclusa la pausa per la registrazione dell’album “Uomo o Numero”, vede la band impegnata in numerosissimi concerti: Carlo, Teo, Gabri e Paolo sanno bene che l’unico modo per farsi conoscere è salire su più palchi possibili. Ma anche in assenza del palco la band vuole ugualmente portare la propria musica alla gente: nel Dicembre 2013, i quattro si esibiscono in versione “artisti di strada” in piazza San Babila a Milano ricevendo un calore ed un’attenzione inaspettata da parte dei milanesi e tornando a casa divertiti e soddisfatti. Per il 2014 la band ha già in programma numerose date, per esempio quelle al Circolone come supporto ai Pay e all’ Arlecchino per l’Invasione degli omini Verdi, e sperano di trovarne altre al di fuori della zona in cui sono già conosciuti. Molti chiedono il significato di Idravlika, ma i componenti hanno sempre dato risposte diverse: dal “Suona bene e nessuno si chiama così” a “Idravlika: per tutti i buchi del mondo!” oppure a risposte più serie tipo “A un mondo che perde, serve un idraulico che lo aiuti!”.
“Beh, c’è da dire la cosa più importante: gli Idravlika suonano per quello che secondo me è lo scopo della musica, divertirsi e far divertire, ma anche per far passare concetti, idee e pensieri.” come ripete Carlo Macchi, cantante della band.



